Dott.ssa Ottavia Baroli

AUTOSTIMA… UNA STRADA IN SALITA?

Quante volte ti è capitato d'imbatterti in articoli dai titoli promettenti: “10 passi per migliorare la tua autostima!” Oppure  “le regole d’oro per avere fiducia in se stessi”, come se fosse sufficiente seguire qualche comune consiglio per stare veramente bene con se stessi.

Per allontanare quella sensazione che ci fa sentire piccoli, senza la possibilità di dire fino in fondo quel che si pensa perché poi chissà, "magari l’altra persona potrebbe cambiare opinione su di me, potrei essere escluso... E se si incrinasse il nostro rapporto? No, non vorrei davvero che le cose cambiassero".

E’ come osservarsi sempre dall’esterno, in una costante e attenta analisi delle parole usate, del tono della voce, dei gesti. E’ quasi automatico, non ci puoi fare nulla, solo dopo, molto dopo, quando ti fermi a ripercorrere con la mente quell’episodio in cui avresti voluto dire che non eri proprio così d’accordo, che forse tu la pensavi in modo un poco differente, ecco lì ti rendi conto di aver mandato giù l’ennesimo rospo non richiesto.

E ti abbatti, perché magari ti eri anche ripromessa di non farlo, non questa volta.

Ti dici che non cambia mai niente, che tanto è così da sempre, allora tanto vale continuare così e non pensarci troppo, chiudere questi pensieri e quelle sensazioni appiccicose in un cassetto, lasciando che prenda polvere fino a dimenticarlo in un punto lontano dentro di te...

...oppure no.

Oppure puoi cominciare ad ascoltare quella vocina che ti sussurra che ti piacerebbe davvero tanto poter dire quel che pensi senza immaginare catastrofici litigi con le persone che ami, vorresti sentirti creduto, creduto per davvero, sentire che la tua opinione conta sul serio, e non solo per le persone che ti amano di più, ma anche per il tuo capo, o per quell’amico che sembra essere sempre un passo avanti a te.

Puoi cominciare ad ascoltare il desiderio di sentirti una persona di valore, come tutti gli altri, che può occupare il proprio spazio nel mondo senza il timore di dare fastidio.

Perché da uno psicologo si fa anche questo. Si cerca di attribuire un nuovo significato alla propria storia di vita, partendo da una rivalutazione critica delle vicende vissute. Ci si sperimenta come attivi, dinamici, nel processo del proprio cambiamento, comprendendo le dinamiche patologiche che determinano ciò che ci fa stare male.

Ci si immerge insieme nelle sensazioni che ci provocano malessere, si cerca di dare un senso a quel che ci capita e si cerca di guardare con occhi nuovi alle nostre relazioni passate e presenti, al nostro modo di rapportarci con gli altri.

Certo, bisognerà provare a fidarsi.

Dott.ssa Ottavia Baroli